Il Mietshäuser Syndikat (MHS) – ovvero il “sindacato” delle Case in Affitto – è una rete tedesca di oltre 190 case, dove ognuna è un bene comune, in cui abitano complessivamente circa 4000 persone. Lo slogan principale del Syndikat è “le case a coloro che vi abitano” ed esprime il progetto politico della rete, ovvero che non si faccia profitto sugli affitti, perché è necessario garantire degli spazi abitativi socialmente inclusivi, dignitosi e pagabili per tuttз. Di fatto ogni progetto abitativo della rete è diverso dall’altro, ma sono tutti accomunati dalla voglia di togliere le case dal mercato immobiliare e dalla speculazione per poterci abitare in maniera collettiva, autorganizzata ed economica.
Il Mietshäuser Syndikat è nato negli anni ‘90 a Friburgo dal movimento delle case occupate. Dopo anni di occupazioni, chi stava nel movimento ha sentito una forte necessità di stabilizzare l’accesso alla casa e al diritto di abitare in maniera dignitosa ed economicamente accessibile.
In risposta a questa esigenza, si è costruito un modello di proprietà collettiva in grado di soddisfare due importanti bisogni:
- di preservare la casa come bene comune in perpetuo
- di abilitare lз abitanti ad autogestire in maniera collettiva ed orizzontale sia l’immobile sia che le modalità di coabitazione.
Con questa iniziativa, un gruppo di visionariз ha compiuto un ulteriore passo politico e sistemico:
ha spinto per creare una rete nazionale tra le case gestite con lo stesso modello, per stringere legami di solidarietà monetaria e non-monetaria tra le varie case, aumentando così la resilienza e potenza di ogni singola casa bene comune.
Qui sta l’innovazione del MHS. Lз abitanti delle case hanno rifiutato la proprietà in senso tradizionale, pensata come diritto esclusivo e particolare della persona proprietaria, e in più hanno usato nuovi strumenti giuridici perché la proprietà fosse gestita per il beneficio di tuttз e delle generazioni future. Così è nato un modello organizzativo che ha trovato riconoscimento legale senza rinunciare ai pilastri centrali: l’autorganizzazione dellз abitanti di casa, la solidarietà tra i progetti di casa riuniti nel sindacato, la neutralizzazione del capitale con la sottrazione delle case dal mercato.
Ma come funziona?
Gli obiettivi del MHS sono certamente in controtendenza rispetto all’idea che da tempo fonda il diritto civile, dove la proprietà è intesa come diritto di usare e trarre profitto dalla cosa in modo pieno ed esclusivo. Neanche in Germania esiste un quadro giuridico esplicito e compiuto per promuovere una visione accessibile della proprietà, come casa bene comune. Proprio per questo il MHS ha usato il diritto vigente in modo innovativo e ha sviluppato un modello organizzativo che renda la casa bene comune e la garantisca giuridicamente come tale, anche se l’attuale ordinamento giuridico non favorisce questa opzione.
Ecco come funziona. Anche se pare complicato, in realtà è un ingranaggio semplice e geniale che funziona attraverso le interdipendenze create traquattro tipi di organizzazione:
1. L’associazione Casa di cui sono membre tutte le persone che abitano nella casa. Ogni casa ha la propria associazione dove lз abitanti autodeterminano come si co-abita nella casa. Ogni associazione è membra dell’ associazione MHS. In questo momento nella rete MHS ci sono 190 case e quindi 190 associazioni Casa.
2. L’associazione MHS di cui sono membre le case, le persone singole, e altri gruppi. La mission dell’associazione MHS è di togliere le case dal mercato in perpetuità per garantire spazi abitativi dignitosi e a basso costo per chi ne ha bisogno. È il cuore decisionale del MHS. Lз membrз dell’associazione decidono con quattro assemblee all’anno sulle attività dell’associazione e mantengono al centro la missione delle case bene comune. Una volta al mese si riuniscono in network regionale, per condividere risorse e conoscenza e diffondendo il modello MHS a livello locale.
3. La Società a Responsabilità Limitata (SRL) MHS che ha come unica socia l’associazione MHS
e di fatto è il braccio operativo dell’associazione MHS.
4. La SRL Casa che è proprietaria della casa e ha due socie: l’associazione Casa e la SRL MHS.
Ogni immobile è di proprietà di una diversa SRL Casa. La SRL Casa affitta gli spazi allз membrз
dell’Associazione Casa, che vi abitano. Dentro alla SRL Casa, l’Associazione Casa decide su tutte le questioni che riguardano l’abitare (come, per esempio, quanto deve essere l’affitto), entre la SRL MHS ha il potere e il compito di mettere il veto se un giorno l’associazione Casa (e quindi di fatto lз abitanti della casa) dovesse decidere di riputare la casa sul libero mercato.
Questa architettura tra Associazioni e SRL permette, da un lato, massima libertà alla case su come organizzare la vita al loro interno; dall’altro lato, la collettività dellз abitanti interessate a togliere le case dal mercato – riunite all’interno del MHS – riesce a tutelare l’impegno politico che sta alla base di ogni progetto casa: la casa come bene comune che permette un abitare dignitoso e a basso costo – sia alle persone che hanno messo in piedi il progetto casa, sia a chi verrà dopo di loro.
Casa SRL acquista la proprietà per sottrarre quel bene a una proprietà in senso tradizionale e inventare un nuovo tipo di proprietà, resa collettiva, sociale e accessibile nel lungo periodo. La maggioranza della SRL è nelle mani del MHS SRL che, ricordiamo, rappresenta la rete dei progetti di case e ha il 51% delle quote. Secondo lo statuto, il MHS SRL ha il diritto di voto (solo) sulla vendita della casa e dunque può efficacemente mettere il veto alla rivendita. L’associazione delle persone abitanti di casa, invece, ha il 49% delle quote, dunque una minoranza che non può prendere la decisione di vendere l’immobile – perché resterà in minoranza, rispetto al 51% del MHS – ma può prendere tutte le altre decisioni sulla
casa, rispetto alle quali il MHS non ha diritto di voto perché si vuole che l’autonomia resti allз abitanti.