Il MHS raduna progetti abitativi molto diversi tra di loro: in alcune case vivono solo fino a sei persone, in altre invece centinaia, in alcune case si abita solamente, in altre sono incorporati anche degli spazi culturali, mentre alcuni progetti dedicano i loro spazi unicamente a attività lavorative. Anche per quanto riguarda lo stile di vita ci sono delle differenze tra le case: in alcuni progetti l’ecologia è
importante, altri si riconoscono nelle pratiche mutualistiche, alcuni si iscrivono nella tradizione delle case occupate, altri emergono dal movimento per l’edilizia sostenibile e popolare.

Ciò che unisce tutti i progetti è però una situazione iniziale paragonabile: un gruppo di persone che vuole vivere e/o lavorare insieme in maniera autodeterminata in degli spazi dignitosi ed economicamente sostenibili. Per realizzare questo desiderio, il MHS propone un modello legale, una rete di mutualità efficace e una strategia di finanziamento, abilitante e di tutela a lungo termine:

a) a livello legale, il MHS ha trovato un sistema che toglie le case dal mercato e le rende un bene comune per sempre. Così gli affitti possono rimanere accessibili a lungo andare e la casa non viene venduta nemmeno se il gruppo di abitanti si scioglie;

b) a livello di mutualità, ogni casa – nonostante autodetermini le proprie modalità abitative – fa parte della grande rete MHS lз cui membrз condividono la scopo strategico e politico di rendere le case dei beni comuni.

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